Protezione Civile Ostia

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Il Papa Ringrazia i Volontari della Protezione Civile

  Francesco incontra i volontari della Protezione Civile italiana: “Grazie per l’assistenza e l’accoglienza in Italia dei profughi dall’Ucraina, specialmente donne e bambini fuggiti da questa guerra assurda. Il bene non fa rumore ma costruisce il mondo”. L’appello per la Terra che “grida”: “Quando forziamo la mano, la natura mostra il suo volto crudele” 

Grazie per quello che avete fatto e che continuate a fare nel silenzio. Il bene non fa rumore ma costruisce il mondo.

L’aiuto durante la pandemia

Non solo i profughi della guerra, nell’impegno della Protezione Civile c’è anche il servizio alle vittime dei cambiamenti climatici o la gente resa vulnerabile dalla pandemia di Covid-19. Un servizio che mostra “quanto sia importante incontrare qualcuno che tende la mano, che offre un sorriso, che spende tempo in modo gratuito, che fa sentire a casa”.

Il Pontefice loda infatti il “bene” compiuto durante le fasi più acute della emergenza sanitaria: dall’aiuto alle famiglie più fragili, all’accompagnamento di anziani e vulnerabili; dall’assistenza a poveri e malati, al sostegno della campagna di vaccinazione svolto “con competenza e gratuità attraverso l’azione di volontari”.

Il volontariato, tesoro da custodire

“Voi siete volontari – dice a braccio – Io ho trovato tre cose in Italia che non ho visto da un’altra parte. Una di queste tre cose è il forte volontariato del popolo italiano, la forte vocazione, la forte vocazione al volontariato. È un tesoro, custoditelo, è un tesoro culturale vostro, custoditelo bene”.

 

 

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